Pubblicata Giovedì 09 Febbraio 2023 14:55
Ciò che le parole non dicono: aspetti sociali, interculturali e cross-culturali della comunicazione (in)diretta
Studiosi di linguistica, provenienti da tutto il mondo, si sono ritrovati all’Università della Calabria per il congresso internazionale di pragmatica dal titolo “Ciò che le parole non dicono: aspetti sociali, interculturali e cross-culturali della comunicazione (in)diretta”, organizzato dalla professoressa Anna De Marco, docente di Didattica delle Lingue moderne al Dipartimento di Studi umanistici dell’Università della Calabria.
La professoressa De Marco è anche direttrice del Master in Didattica dell’italiano come L2 e dirige il Laboratorio di Italiano come lingua non nativa. Dal 2 al 4 febbraio l’ateneo di Arcavacata ha ospitato esperti di fama internazionale, docenti di prestigiose università e ricercatori giunti a Rende da tutto il mondo.
L’obiettivo del congresso è stato quello di aprire un dibattito tra esperti su questioni relative alla comunicazione implicita ed esplicita. Gli studiosi hanno presentato i loro progetti di ricerca all’interno delle diverse cornici teoriche inerenti alla pragmatica, come ad esempio gli approcci neo-griceani, la teoria della pertinenza, gli approcci basati sui corpora, la teoria della mente, l'interfaccia semantica/pragmatica, la teoria degli atti linguistici, le presupposizioni, la (s)cortesia, ecc.
I lavori del congresso sono stati aperti dal direttore del Dipartimento degli Studi umanistici, Raffaele Perrelli, e dalla professoressa Anna De Marco. Tutti i congressisti hanno partecipato con interesse agli interventi dei tre relatori invitati: il professore Edoardo Lombardi Vallauri, docente di Linguistica generale all’Università “Roma Tre”; Silvia Bruti docente dell’Università di Pisa e Ineke Venner docente dell’Università di Amsterdam.
Il congresso ha offerto numerose opportunità di confronto tra gli studiosi che hanno avuto la possibilità di mettere a fuoco spunti di riflessione per nuove ricerche. Gli studiosi hanno apprezzato la professionalità e la perfetta organizzazione del congresso che è stato anche occasione per far conoscere meglio la città di Cosenza e le sue bellezze. Gli ospiti hanno, infatti, avuto la possibilità di fare una visita guidata del centro storico di Cosenza e di visitare in particolare la Galleria nazionale il Duomo e il teatro Rendano.
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