Formazione Post-Laurea

Il Dottorato di ricerca in Studi Umanistici mira a formare studiosi nelle principali aree dei saperi umanistici appartenenti alle aree CUN 10, 11 e 14: dalla letteratura e dalla filologia alla storia, alla filosofia, alla storia dell'arte, all'archeologia, alle discipline della comunicazione e dello spettacolo. Come le discipline scientifiche, anche quelle umanistiche si sono divise e specializzate durante il processo della loro istituzionalizzazione a livello accademico. Più volte, però, le partizioni disciplinari hanno finito con l’irrigidirsi chiudendosi in un infruttuoso isolamento. Si tratta di mantenere insieme ciò che è stato arbitrariamente (anche se in forme storicamente date) diviso e che si trova invece unito nelle pratiche scientifiche umanistiche. L'interdisciplinarità non esclude l'approfondimento e la specializzazione, ne costituisce anzi l'importante complemento. Questa va estesa anche alle discipline di area STEM, con le quali ormai è avviato da anni un proficuo dialogo, soprattutto relativamente all'informatica, alla logica matematica e alla storia delle scienze. Gli studi letterari, filosofici, linguistico-traduttologici, archeologici e storico-artistici, e le attività di ricerca relative all'ambito della perfomancee della comunicazione sono tutti grandi motori attivi nella pratica della ricerca umanistica. La loro coesistenza nell'ambito dello stesso dottorato presenta un tratto fortemente innovativo, soprattutto in un momento storico come quello attuale in cui l'attività di ricerca è con fatica sempre maggiore contenibile nei tradizionali settori scientifico-disciplinari e tende a disporsi nelle più ampie forme delle aree European Research Council  (ERC). Il Dottorato in Studi Umanistici è un dottorato di tradizione che ha sempre mantenuto il più volte evocato carattere interdisciplinare presente peraltro nel Dipartimento in cui il Dottorato medesimo è incardinato.

Il Dottorato di ricerca in Studi Umanistici si propone di definire un percorso di formazione e di ricerca che tenga conto di una concezione degli studi umanistici ispirata ai principi del consolidamento delle competenze specialistiche in una dimensione di grande apertura alle dinamiche interdisciplinari. Mira alla formazione di studiosi nei seguenti ambiti:

Filologia, letteratura e beni culturali; Filosofia; Filosofie e pratiche della comunicazione e delle arti; Lingue, letterature e scienze del testo; Storia.

L'intento è quello di arricchire le competenze specialistiche con competenze relative a tutti i suddetti, soprattutto per quanto attiene agli aspetti teorico-metodologici.

Gli obiettivi formativi hanno dunque il segno della versatilità e la possibilità di conversione da un ambito all'altro, salvaguardano la sfera delle competenze. Fondamentale è l'obiettivo di formare studiosi a forte vocazione internazionale come testimonia il nutrito board di studiosi appartenenti a università non italiane (europee e del continente americano).

Il Dottorato in Studi Umanistici mira all'acquisizione di competenze spendibili sia nella ricerca scientifica che nei diversi settori dell'organizzazione culturale promossa da enti pubblici e privati (in particolare, biblioteche, archivi, musei, pinacoteche, case editrici, fondazioni, ecc.). L'alta qualificazione raggiunta al termine del percorso dottorale permetterà alle dottoresse e ai dottori di ricerca di esercitare le competenze scientifiche acquisite nel corso del triennio, anche grazie ai periodi di studio e di ricerca trascorsi presso enti pubblici e privati italiani e/o stranieri, nell'ampio settore dei “beni culturali”, intesi non solo in senso materiale, ma nella loro accezione più ampia. Negli ultimi anni è, infatti, aumentata, anche in relazione all'utilizzo delle nuove tecnologie, la richiesta di operatori di alto livello che possano prestare efficacemente opera di tutela e valorizzazione dei saperi umanistici, come nel caso degli esperti di comunicazione, dirigenti di enti pubblici, consulenti editoriali, ecc. A queste richieste si aggiungono quelle provenienti dai vari settori del campo della mediazione culturale.

Il Dottorato in Studi Umanistici prevede l’erogazione di attività didattiche tenute dai componenti del Collegio Docenti, da docenti nazionali e internazionali qualificati nelle discipline afferenti o affini alle aree scientifiche di riferimento del corso di dottorato di Ricerca, e corsi specialistici offerti dall'Ateneo.

Le attività didattiche prevedono l’erogazione di moduli, di seminari di approfondimento e di corsi di perfezionamento linguistico, di gestione della ricerca e della conoscenza dei sistemi di ricerca europei e internazionali, di valorizzazione e disseminazione dei risultati, della proprietà intellettuale e dell'accesso aperto ai dati e ai prodotti della ricerca, di approfondimento dei principi fondamentali di etica, uguaglianza di genere e integrità.

A ciascuna attività didattica è associato un numero di CFU. Nel rispetto di quanto previsto dal proprio piano formativo, i dottorandi e le dottorande dovranno conseguire un minimo di 24 CFU in 3 anni. Di questi, 18 CFU dovranno essere conseguiti nell'ambito degli insegnamenti specialistici del dottorato e 6 CFU come insegnamenti trasversali erogati nell’ambito dell’offerta del Catalogo di Ateneo.

Il Dottorato prevede, inoltre, un periodo obbligatorio di formazione didattica e di ricerca della durata di almeno 3 mesi da svolgere presso un’ente/istituzione straniera.

• Requisiti richiesti per l’ammissione:  tutte le lauree magistrali
   
• Modalità di ammissione:  Valutazioni titoli, prova scritta e prova orale

Coordinatore:

     Prof. Raffaele Perrelli

Collegio docenti:

     Personale Docente e Ricercatori delle Università Italiane

     Personale docente di Università Straniere